martedì 1 aprile 2014

LUNEDI NELLA CRIPTA

Dopo una domenica passata con Amos su un progetto bello duro, torno in valle anche oggi senza un idea precisa.
A dire la verità ieri abbiamo passato circa quattro ore su un blocco super fisico ed oggi mi sento abbastanza svuotato sia fisicamente che mentalmente.
Arrivo al parcheggio e mi dirigo verso Ganja party ma lo trovo tutto scolato quindi nada! Faccio un giro tra i massi sotto la diga a rivedere vecchie linee ma non ho voglia di rispazzolare e torno alla macchina.
Allora decido di salire sopra il sasso dell'Albero Parlante per fare qualche foto ed aggiornare un po la guida ed arrivo ad un vecchio progetto che provavamo diversi anni fà.
Davanti ti trovi un tetto molto duro che ai tempi neanche il Gandalf era riuscito a fare.
Il tetto lo affronti (guardando questa foto)da sx verso dx seguendo una fessura che solca tutto il tetto e qualche presa ci sarebbe pure ma me lo ricordo veramente duro, magari nel frattempo qualcuno lo ha anche liberato.
A sinistra ce n'è un'altro carino non troppo difficile, ideale anche come riscaldamento.
Purtroppo vicino a questi blocchi non c'è tanto altro da scalare. Subito dietro avevamo pulito qualche linea ma niente che valesse veramente la pena.










Mentre passando sotto al tetto si entra in una specie di buco che ti porta ad una bellissima linea, uno dei progetti secondo me più belli della valle.
L'unico problema è che si trova chiuso da tre sassi e quindi con poca luce ed è per questo che lo chiamavamo cripta.
Non so chi ha pulito questa linea, forse il Gio' Cozzio ma non sono sicuro, quello di cui sono certo è che merita il disturbo.
Per fortuna avevo dietro anche la frontale che ti aiuta a vedere bene soprattutto gli appoggi, poi verso fine giornata la luce del sole riesce ad entrare da dietro e si vede molto meglio.
Ottimo per le giornate calde visto che non prende mai il sole e si scala al fresco, infatti quando venivamo d'inverno pieno si bubbolava di brutto.
Erano veramente tanti anni che non venivo a riprovarlo e cerco piano piano di rivedere i vari passaggi.
L'entrata è stranissima! Mi ricordo che ci faceva rabbia perchè c'era una presa abbastanza grande ma svasa da cui non riuscivamo a partire ma poi un giorno Manuelone trovò una delle sue méthode animalesche.
Invece che affrontare la partenza frontalmente si inventò una partenza rovescia con i piedi più alti delle mani ed una bicipitata impegnativa.
  







Dalla svasa devi andare a prendere un banchettino svaso sempre di rovescio, spostare i piedi su un piccolo appoggio  e risalire di destro fino ad
una pinzata discretamente schifosa!

Da li ritorni a scalare frontale risalendo delle liste svase che diventano sempre più piccole e nette, per finire con un lancio finale che già fare quello sarebbe un successo !!!
Però sono contento perchè anche se mi sentivo svuotato da ieri, riuscivo a stare su! Ci tornerò sicuramente volentieri.






 Questo progetto sarà intorno all'8a+ sempre che sia ancora prog. perchè magari qualcuno è passato ed è riuscito a liberarlo.

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